il convegno Assofrutti riunisce scienza, impresa e istituzioni

11 Giugno 2025

Un’importante occasione di aggiornamento tecnico e confronto scientifico per il settore corilicolo. Il convegno organizzato da Assofrutti in collaborazione con l’Università della Tuscia e l’Institute of Botany CAS, l’evento ha messo in luce le sinergie concrete tra ricerca applicata e mondo produttivo. Di particolare rilievo i risultati presentati in quattro sessioni scientifiche.

Gestione di precisione del suolo e dell’irrigazione

Il Dr. Alberto Pacchiarelli (Università della Tuscia) ha presentato i risultati di un progetto di Digital Soil Mapping finalizzato alla gestione a rateo variabile del corileto. Attraverso l’uso di sensori EMI per la mappatura della conducibilità elettrica apparente (ECa), sono stati identificati i principali gradienti di tessitura, profondità e capacità di ritenzione idrica dei suoli. L’analisi ha permesso di definire unità di gestione omogenee (zone management) propedeutiche all’ottimizzazione degli input irrigui e nutrizionali.

Strategie di biostimolazione contro stress climatici

Il Prof. Valerio Cristofori (Università della Tuscia) ha illustrato i risultati di prove condotte in campo su corileti adulti per la valutazione di diversi biostimolanti a base di alghe e composti organici. In risposta a condizioni di stress abiotico (ondate di calore, siccità), i trattamenti hanno prodotto effetti positivi su vigoria vegetativa (NDVI), produzione per pianta, resa allo sgusciato e qualità del seme. Nonostante le differenze tra le tesi, l’effetto combinato sulla mitigazione dello stress e sulla qualità commerciale del prodotto è risultato rilevante.

Modellazione fitopatologica e DSS

Il Prof. Angelo Mazzaglia ha presentato il sistema di supporto alle decisioni (DSS) per la gestione delle principali emergenze fitosanitarie del nocciolo. I modelli sviluppati riguardano in particolare la gleosporiosi (Monostichella coryli) e i marciumi del frutto, con simulazioni fondate su variabili fenologiche e climatiche (GDD, umidità relativa, bagnatura fogliare, temperatura). Le attività di campo in tre siti (Caprarola, Nepi, Viterbo) hanno validato il comportamento stagionale delle infezioni e l’efficacia predittiva dei modelli.

Microrganismi benefici per un’agricoltura rigenerativa

La Dr.ssa Eva Baldassarre Švecová (Institute of Botany CAS) ha infine riportato i dati di un progetto pluriennale sull’uso di microrganismi benefici nella coltivazione del nocciolo. Le prove, condotte in vaso, vivaio e pieno campo, hanno valutato l’effetto di inoculi endofiti e microalghe su tre varietà (Tonda Gentile Romana, Giffoni, Nocchione). I risultati indicano un incremento di biomassa, precocità produttiva, resistenza al gelo e alle malattie (oidio, Alternaria), con miglioramenti osservati anche sul microbioma radicale.

L’evento è stato anche un’importante occasione per esprimere solidarietà all’Università della Tuscia, recentemente colpita dal grave incendio. La presenza dei ricercatori, dei Professori e del Direttore del Dipartimento DAFNE ha testimoniato con forza e determinazione l’impegno di una comunità scientifica che non si è mai fermata, nemmeno di fronte alle difficoltà.

A margine della sessione scientifica, hanno preso la parola numerosi rappresentanti istituzionali: il Presidente di Assofrutti Pompeo Mascagna, il Direttore del DAFNE Simone Severini, la Vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, il Commissario straordinario della Comunità Montana dei Monti Cimini Eugenio Stelliferi, il Consigliere regionale Enrico Panunzi e il Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali Roberto Petretti. Tutti hanno espresso rammarico per quanto accaduto all’Università e hanno ribadito, con unanime convinzione, il valore della ricerca scientifica come pilastro della resilienza del territorio.

Nel corso del convegno sono stati ance premiati i giovani Emanuele Coloparti e Gloria Bernabucci, vincitori del Premio di laurea “Mariano Stelliferi e Maria Pontuale”, consegnato dal Direttore del Dipartimento DAFNE e da esponenti della famiglia Stelliferi. Un riconoscimento che celebra il legame tra conoscenza, passione e impegno verso un’agricoltura sostenibile e innovativa.

  

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