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Assofrutti vince anche il ricorso contro il Comune di Bolsena

25 Maggio 2020

Nocciole, dopo Grotte di Castro Assofrutti vince anche il ricorso contro il Comune di Bolsena: annullata l’ordinanza di divieto di nuovi impianti di noccioleti

Assofrutti comunica che, nella giornata di martedì 3 dicembre, il T.A.R. del Lazio ha accolto il ricorso cautelare presentato dalla OP avverso la ordinanza n. 39 del 27.07.2019 del Comune di Bolsena , con cui era stato imposto il divieto di realizzazione di nuovi impianti di noccioleti nel territorio comunale in relazione a possibili danni ambientali derivanti dall’uso di antiparassitari, diserbanti e dall’eccessivo consumo di acqua.

Il testo della sentenza del TAR sottolinea le carenze dell’istruttoria avviata dal Comune di Bolsena priva di qualsiasi fondatezza scientifica e limitativa della libertà imprenditoriale: “tanto dal provvedimento impugnato quanto dalla documentazione versata in atti emerge una radicale lacunosità dell’istruttoria, non constando nessuna concreta ed obiettiva evidenza idonea a comprovare la sussistenza di una situazione di pericolo, peraltro meramente prospettata (“potrebbe avere”; “potrebbero costituire”), con altrettanto indimostrata correlazione, quanto alla fonte di promanazione della minaccia, con le sostanze utilizzate nella coltivazione intensiva dei noccioleti, dovendosi anche sottolineare l’assoluta inadeguatezza del riferimento a studi, meramente teorici, riferiti alle modalità di trattamento delle eventuali patologie del nocciolo, scevro da qualsivoglia considerazione delle specifiche normative settoriali – eurounitarie e nazionali –”

I Comuni di Bolsena e di Grotte di Castro sono stati condannati alla liquidazione delle spese legali.

Assofrutti esprime soddisfazione per il riconoscimento giurisdizionale, rinnova l’impegno a proseguire il percorso intrapreso ormai da anni per la miglioramento delle buone pratiche agricole dei propri associati e conferma la propria disponibilità ad avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni e le amministrazioni locali sempre nel rispetto delle norme a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.

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